Un ottimo tenore di vuoto all’interno di un microscopio elettronico è un prerequisito essenziale non solo per il corretto funzionamento della macchina, dato che migliore è il tasso di vuoto all’interno della colonna e più pulite sono le componenti della colonna stessa grazie alla minor presenza di contaminanti, ma anche per il funzionamento basilare dello strumento. Gli elettroni vanno incontro a fenomeni di diffusione da parte degli atomi con estrema facilità: questo accade anche in aria, dove le molecole che la compongono interagiscono fortemente con gli elettroni. Ne consegue che sarebbe impossibile ottenere un fascio di elettroni coerente e altamente controllato in una colonna elettron-ottica a pressione atmosferica.
I principali sistemi che consentono di raggiungere l’adatto tenore di vuoto sono pompe di vario tipo, le quali lavorano in simultanea in processi di pompaggio che avvengono per stadi. Tra uno stadio e l’altro, l’intero circuito deve pervenire ad un valore di pressione ben definito, pena il non proseguimento del processo. Il tenore di vuoto raggiunto nelle diverse sezioni del microscopio è misurato attraverso appositi vacuometri, chiamati Pirani o Penning a seconda della soglia di vuoto che riescono a misurare.
Con il tempo può accadere che questi dispositivi di misura si contaminino internamente e che, di conseguenza, la lettura del vuoto ne risulti condizionata. Questa eventualità può, in alcuni casi, portare all’arresto del processo di pompaggio, nonostante le pompe funzionino secondo specifica. Soventemente, un’accurata pulizia interna risolve questo tipo di problemi.
I tecnici Media System Lab conducono interventi di pulizia interna dei misuratori di vuoto con una certa frequenza, seguendo scrupolosamente le indicazioni dei costruttori in modo da non pregiudicarne il funzionamento. Questo tipo di interventi interessano soprattutto i microscopi più datati, per l’ovvio quantitativo di anni in cui tali strumenti sono rimasti in funzione.
