BEX: BSE imaging e analisi chimica EDS con un unico detector

Se da un lato è vero che la teoria che sta dietro al funzionamento dei rivelatori di cui è dotato un SEM è ormai conosciuta e assodata, è anche vero che la tecnologia non si ferma mai: il nuovo detector Unity di Oxford combina in un unico detector due sensori per raggi X (EDS) e due sensori BSE (Fig. 1).

Fig. 1 – Il detector Unity di Oxford combina BSE e EDS in unico detector.

I vantaggi di un setup di questo tipo, in cui EDS e BSE si trovano sullo stesso piano, posti immediatamente al di sotto del pezzo polare, sono molteplici:

· Analisi ad alte prestazioni: a differenza dei rivelatori BSE convenzionali, i sensori BSE Unity hanno una forma ottimizzata per massimizzare la raccolta del segnale e sono raffreddati tramite Peltier per una maggiore sensibilità.

· Working distance flessibile: a differenza dei detector EDS convenzionali che lavorano ad una specifica WD (distanza che ottimizza la raccolta dei raggi X, ma che spesso non è la distanza migliore alla quale salvare un’immagine ad alta risoluzione), nel detector Unity la posizione operativa dei sensori e l’ampio angolo solido di raccolta consentono di acquisire dati chimici coerenti in un ampio intervallo di distanze di lavoro (> 6 mm).

· Analisi topografica avanzata: i due sensori BSE possono essere configurati in modalità TOPO, consentendo di enfatizzare la topografia del campione anziché la composizione chimica. Grazie alla particolare configurazione del detector, i due sensori per raggi X sono inoltre in grado di fornire informazioni provenienti anche da una topografia difficile del campione, come ad esempio avvallamenti profondi che normalmente non darebbero luogo ad alcun segnale a causa dell’ombreggiamento (Fig. 2).

· Ampio campo di vista: la forma e la posizione del rivelatore sono progettate per consentire di condurre analisi anche a bassissimo ingrandimento e in modalità Wide Field.

· Possibilità di lavorare a pressione variabile su campioni non conduttivi, grazie al sensore di pressione integrato che gestisce in maniera automatica il sistema di raffreddamento del detector.

· Velocità di analisi: con un unico detector è possibile acquisire in modalità Live spostandosi sul campione e ottenere in tempo reale sia l’immagine BSE che l’informazione di tipo chimico proveniente dall’EDS.

Fig. 2 – Esempio di analisi combinata BSE-EDS: in un unico passaggio si ottengono informazioni sia morfologiche che chimiche. La particolare configurazione del detector permette di raccogliere il segnale anche da porzioni del campione normalmente difficili da raggiungere.

#SEM #EDS #EDX #BSE #BEX

Media System Lab vende il Detector BEX Unity come ogni altro prodotto della Oxford Instruments Nanoanalysis

Clicca qui per visitare Media System Lab

Clicca qui per vedere il nostri SEM

PRODOTTI CORRELATI A QUESTO ARTICOLO

ALTRE NOTIZIE

RIMANI AGGIORNATO

Iscriviti alla nostra newsletter 

Richiedi informazioni

Contattaci per richiedere informazioni riguardo i nostri prodotti e servizi, entra in contatto con in nostri esperti.