L’uso del microscopio elettronico nel settore Food.

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La microscopia elettronica a scansione (SEM), è una tecnica potente per lo studio della struttura degli alimenti, influenzata dai parametri di lavorazione e dagli ingredienti. 🍝🥧

Il SEM offre una visualizzazione dettagliata delle caratteristiche superficiali e interne degli alimenti, con una profondità di campo molto maggiore rispetto alla microscopia ottica.

Negli ultimi anni, l’analisi della microstruttura degli alimenti ha guadagnato importanza poiché la struttura interna può influenzare il valore nutrizionale, la reologia e la texture degli alimenti. I processi di lavorazione possono alterare la struttura naturale e la composizione, provocando cambiamenti chimici e fisici che possono ridurre la biodisponibilità dei nutrienti.

L’osservazione al SEM dei campioni alimentari presenta alcuni vantaggi, come una preparazione relativamente semplice. Tuttavia, la natura chimico-fisica dei campioni può limitare l’uso di tecniche SEM convenzionali. Diverse tecniche di preparazione e osservazione sono utilizzate per superare queste limitazioni

L’importanza del diaframma nelle batterie agli ioni di litio

L'uso della microscopia elettronica a scansione con sorgente a emissione di campo (SEM-FEG) permette di caratterizzare la forma, la dimensione e la distribuzione dei pori nel diaframma, componente chiave nella realizzazione delle batterie agli ioni di litio. Vediamo come 👇 hashtag#SEM hashtag#SEMFEG hashtag#FESEM hashtag#LiIon hashtag#LithiumIon hashtag#lithiumbatteries hashtag#CIQTEK

L’uso della microscopia elettronica a scansione con sorgente a emissione di campo (SEM-FEG) permette di caratterizzare la forma, la dimensione e la distribuzione dei pori nel diaframma, componente chiave nella realizzazione delle batterie agli ioni di litio. Vediamo come

Media System Lab e Flim Labs a Palermo

Workshop sulle Metodologie Avanzate di Investigazione: Unitevi a Noi all’Università di Palermo!
Fluorescence Lifetime Analysis, FLIM e Live-Cell Label-Free imaging con il microscopio olotomografico Nanolive.

Analisi delle strutture metallorganiche (MOFs) in polvere

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la composizione e la microstruttura delle polveri delle materie prime influenzano le proprietà finali dei materiali. La distribuzione granulometrica delle particelle, la forma, la porosità e la superficie specifica delle polveri possono corrispondere a ben precise e peculiari proprietà del materiale. Pertanto la verifica e il controllo della materia prima in polvere è un prerequisito fondamentale.
Nel settore della catalisi, la realizzazione di materiali metallorganici (MOFs) per migliorare le prestazioni catalitiche superficiali è diventata oggi uno dei temi di ricerca più studiati. Scopriamo come il SEM può contribuire allo studio e allo sviluppo di questi materiali

La semplicità non è più un optional

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Lo sviluppo tecnologico, informatico e molecolare ha portato alla creazione di microscopi con prestazioni sempre migliori arrivando addirittura a superare il limite ottico di risoluzione (200nm). Tuttavia, la crescente performance corrisponde ad un’inevitabilmente crescita della complessità degli strumenti e quindi del loro utilizzo. Di conseguenza, la vera sfida odierna non è più produrre microscopi dalle performance eccezionali, ma di combinare qualità d’immagine e facilità d’utilizzo. Per quanto la necessità di immagini ad altissime risoluzioni sia essenziale, la rapidità nelle analisi e nella produzione di risultati, la semplicità della gestione dei dati e della loro quantificazione iniziano ad avere un peso sempre più importante, se non addirittura maggiore, sulla complessa bilancia del microscopio perfetto.

Il SEM per lo studio della texture delle celle fotovoltaiche

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Nel settore delle energie rinnovabili, i sistemi per la produzione di energia solare fotovoltaica (PV) rivestono da molti anni un ruolo di primo piano. In quanto componente centrale della produzione di energia fotovoltaica, le celle PV sono sempre oggetto di sviluppo e ottimizzazione. Il microscopio elettronico a scansione (SEM) svolge un ruolo fondamentale sia nell’ambito R&D che in quello del miglioramento del processo produttivo delle celle fotovoltaiche.

Detto in maniera molto sintetica, una cella PV è un sottile foglio (wafer) di materiale semiconduttore in grado di convertire l’energia solare in energia elettrica. Le celle fotovoltaiche attualmente in commercio e prodotte in serie sono principalmente celle in silicio, che si dividono in celle in silicio monocristallino, celle in silicio policristallino e celle in silicio amorfo.

Nell’attuale processo di produzione delle celle fotovoltaiche, al fine di migliorare ulteriormente l’efficienza di conversione energetica, sulla superficie della cella viene solitamente realizzata una speciale struttura texturizzata. Nello specifico, la texture sulla superficie di queste celle incrementa l’assorbimento della luce grazie all’aumentato numero di riflessioni della luce irradiata sulla superficie del wafer di silicio. Questa particolare texture non solo riduce la riflettività finale della superficie, ma crea anche “trappole di luce” all’interno della cella, aumentando così in modo significativo l’efficienza di conversione della cella stessa, anche a diversi angoli di incidenza (Fig.1). Rispetto ad una superficie piana, infatti, un wafer di silicio con struttura superficiale piramidale ha una maggiore probabilità che la componente riflessa dalla luce incidente agisca nuovamente sulla superficie del wafer anziché riflettersi in aria, consentendo l’assorbimento di più fotoni e fornendo dunque più coppie elettrone-lacuna.

Analisi dei materiali ceramici con microscopia elettronica a scansione

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I materiali ceramici presentano una serie di proprietà tra cui elevato punto di fusione, elevata durezza, ottima resistenza all’usura e resistenza all’ossidazione, e per questo sono ampiamente utilizzati in svariati settori come l’industria elettronica, automobilistica, tessile, chimica e aerospaziale. Le proprietà fisiche dei materiali ceramici dipendono in gran parte dalla loro microstruttura, che è possibile caratterizzare grazie all’osservazione al SEM.

I materiali ceramici sono una classe di materiali inorganici non metallici realizzati a partire da composti naturali o sintetici mediante formatura e sinterizzazione ad alta temperatura, e possono essere suddivisi in materiali ceramici generali e materiali ceramici speciali.

I materiali ceramici speciali possono essere a loro volta classificati o in base alla composizione chimica: ceramiche su base ossidi, nitruri, carburi, boruri, siliciuri, ecc.; oppure in base alle loro caratteristiche e applicazioni: ceramiche strutturali e ceramiche funzionali.

Il posto dei microscopisti

Siamo così come ci vedi: trasparenti e pieni di passione per il nostro lavoro. Essere affidabili è un obiettivo che ogni membro del nostro team sente suo e ci impegniamo per poter garantire sempre il meglio ai nostri clienti: la nostra professionalità è il nostro biglietto da visita!
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High-Speed Arbitrary Frame Scanning: la libertà di scegliere

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Come già sottolineato più volte nei nostri precedenti articoli e application notes (visita questa pagina per trovarli tutti: Femtonics), la tecnologia principe delle neuroscienze è la microscopia a 2 fotoni. Tale tecnica di microscopia consente di penetrare tessuti spessi sia in vitro che in vivo grazie all’utilizzo di laser ad ampia lunghezza d’onda. Pertanto, nel campo delle neuroscienze il microscopio a 2 fotoni viene comunemente utilizzato per osservare sezioni di tessuto cerebrale oppure direttamente il sistema nervoso dell’organismo vivente. Oltre a consentire l’accesso ai tessuti cerebrali più profondi, i laser dei microscopi a due fotoni hanno una fototossicità ridotta, pertanto compatibili con campioni vivi.

Tuttavia, nonostante l’efficienza dei microscopi a 2 fotoni è ragionevole attendersi che la visualizzazione di campioni tridimensionali sia caratterizzata da svariate difficoltà tecniche, soprattutto in vivo. Oltre alla marcatura a fluorescenza, al monitoraggio dei parametri vitali dell’animale, alle procedure di chirurgia o di anestesia necessarie, troviamo il problema dell’orientamento e della messa a fuoco del punto d’interesse. È infatti plausibile supporre che durante l’osservazione di campioni tridimensionali in vivo, la nostra struttura di interesse (es. assone) non sia posizionata nella direzione desiderata (ovvero quella del piano focale).

Corso di Microscopia elettronica a scansione

La nostra attività di formazione ad alto valore tecnico continua, abbiamo già fissato le date per il prossimo corso SEM. Nella nostra sede di Rovereto ospiteremo le attività del corso di microscopia elettronica a scansione, sarà tenuto dai nostri esperti che saranno a disposizione dei corsisti durante i due giorni di discussione su temi quali: profondità di campo, risoluzione, aberrazioni, sistemi di vuoto, astigmatismo e molti altri.

I posti sono limitati per poter garantire una esperienza stimolante a tutti i partecipanti.

Durante il corso sarà possibile vedere in azione alcuni dei microscopi elettronici a scansione installati nel Demo space di Media System Lab nella Be Factory di Rovereto, saranno utilizzati SEM di modelli diversi per offrire una opportunità esperienziale più ampia.

Se sei interessato ad avere informazioni sul corso sem contattaci +39347942823 info@m-s.it

Profondità di campo

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La lavorazione dei fogli di alluminio nella produzione di lattine è un processo definito a basso costo che coinvolge volumi molto elevati. Nel nostro ultimo articolo scopri perché il controllo qualità con SEM e EDS è fondamentale per ottimizzare il processo produttivo e minimizzare gli sprechi di materia prima.

<strong>Le tante facce del detector BSE</strong>

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Nel Microscopio Elettronico a Scansione, il fascio elettronico, generato dalla sorgente ed accelerato attraverso la colonna, giunge sul campione e ne scansiona la superficie. In ogni punto della scansione, l’interazione tra elettroni e materia produce dei segnali che vengono sfruttati dai detector presenti nel SEM per generare le immagini o effettuare analisi elementali.

I segnali più spesso utilizzati sono quello degli elettroni secondari (SE), quello degli elettroni retrodiffusi, o back-scattered (BSE), e quello dei raggi X.

Poiché gli elettroni secondari provengono da una zona più superficiale del campione rispetto agli elettroni retrodiffusi che sono generati in un volume di interazione più ampio, tendenzialmente le immagini per la caratterizzazione morfologica vengono acquisite con il detector SE. Tuttavia, i più recenti detector BSE sono ormai in grado di fornire immagini ad altissima risoluzione e con un elevato dettaglio morfologico, grazie ad una sensibilità migliorata che permette di lavorare anche alle basse tensioni di accelerazione, e ad una efficace pre-amplificazione che riduce il rumore e massimizza la velocità di risposta del sensore. Grazie al suo principio di funzionamento, il detector BSE può dare grandi soddisfazioni e riservare interessanti sorprese.

Come è fatto: lattine di alluminio

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La lavorazione dei fogli di alluminio nella produzione di lattine è un processo definito a basso costo che coinvolge volumi molto elevati. Nel nostro ultimo articolo scopri perché il controllo qualità con SEM e EDS è fondamentale per ottimizzare il processo produttivo e minimizzare gli sprechi di materia prima.

Mai più video mossi con la 3D Real-Time Motion Correction

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Il FocusPinner di hashtag#FEMTO3DATLAS è una soluzione innovativa nel campo delle hashtag#neuroscienze per affrontare le sfide legate alle misurazioni in vivo. Questo microscopio a 2 fotoni utilizza la tecnologia Acousto-Optic per acquisire rapidamente regioni tridimensionali, superando gli ostacoli tecnici degli esperimenti in vivo. Il modulo hashtag#FocusPinner, basato su una correzione del movimento in tempo reale, risolve problemi legati ai movimenti del campione durante l’imaging. La tecnologia Acousto-Optic consente una correzione efficiente delle vibrazioni lungo tutti e 3 gli assi. La stabilizzazione si basa su un punto di riferimento selezionato dall’operatore, garantendo misurazioni precise.

Le Ciglia

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La storia delle ciglia è legata all’evoluzione della microscopia, fondamentale per la loro scoperta e comprensione. In questa analisi, esploreremo le tecniche microscopiche per lo studio delle ciglia. Verso il 1800, strutture come il nucleo, i mitocondri e le ciglia sono state identificate. Nonostante l’interesse iniziale, le ciglia sono state dimenticate fino alla microscopia elettronica del 1953, evidenziando il loro ruolo chiave come sensori molecolari e nelle ciliopatie.

Optogenetica con Femtonics

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Scoprire il contributo di ogni singolo neurone all’interno del sistema nervoso è il sogno di tutti i neuroscienziati. Districare i complessi circuiti neuronali rimane un’impresa titanica, ma l’avanzamento tecnologico ha consentito importanti passi avanti nell’analisi di questi network. Per esempio, la microscopia a 2 fotoni ha permesso la visualizzazione di grandi volumi cerebrali in vivo grazie all’impiego di laser a infrarosso (IR) caratterizzati da un elevato potere penetrante e ridotta fototossicità. Un’ulteriore evoluzione tecnologica che ha contribuito fortemente allo studio dei network neuronali è l’optogenetica, ovvero la combinazione di tecniche ottiche e genetiche allo scopo di stimolare e registrare attività neuronali. La sola osservazione dei neuroni nella maggior parte dei casi fornisce dati insufficienti, di conseguenza è necessaria la combinazione di strategie complementari per collegare le varie attività registrate e dimostrare il nesso causale tra esse.

Uso degli standard per l’analisi EDS quantitativa

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Dalle altezze relative dei picchi di uno spettro EDS è possibile ricavare informazioni di tipo quantitativo. Per poterlo fare è necessario correggere il valore dell’integrale di ciascun picco per tenere conto di diversi fattori che possono inficiare il calcolo, come ad esempio il valore del background o la parziale sovrapposizione di più picchi. Il software applica automaticamente gli opportuni algoritmi di correzione ed esegue un’analisi semi-quantitativa confrontando lo spettro ottenuto con un database di standard precaricato con i valori di fabbrica per l’analisi standardless (a 5 o 20 kV). Per migliorare la precisione del calcolo è possibile tuttavia utilizzare dei propri materiali standard di riferimento di cui sia nota l’esatta composizione chimica. I risultati migliori si hanno quando la composizione del campione e quella dello standard sono simili: in questo caso l’accuratezza della misura dipende solamente dalla catena di misura e dall’affidabilità delle concentrazioni dichiarate per lo standard. Se uno standard simile al campione non è disponibile, si impiegano standard “semplici” come elementi puri o ossidi. In questo caso l’interpretazione diventa meno precisa a causa dell’effetto matrice, che va quindi corretto applicando modelli matematici come il metodo ZAF (Z, numero atomico; A, coefficiente di assorbimento specifico; F, fluorescenza indotta).

Two photons is megl che one…pensa tre!

Come ampiamente descritto nella nostra application note dedicata ai neuroni, la tecnologia principe nelle neuroscienze è la microscopia a 2 fotoni. Grazie al suo potere penetrante e alla ridotta fototossicità, questo sistema di imaging consente ai neuroscienziati di visualizzare in vivo morfologia e fisiologia di tessuti come la corteccia cerebrale. La possibilità di accedere a tessuti profondi e altamente scattering è dovuta all’impiego di laser caratterizzati da lunghezze d’onda ampie (dunque ridotta energia) che colpendo simultaneamente due volte (con 2 fotoni) il fluoroforo, generano un segnale fluorescente.

Insetti e microscopia

Fastidiosi, spaventosi e disgustosi, ma anche utili, affascinanti e fondamentali: gli insetti sono organismi pressoché ubiquitari e giocano un ruolo essenziale in tutti gli ecosistemi terrestri. Di conseguenza il loro studio, precisamente entomologia, rappresenta un’importante branca della biologia. Dall’agricoltura alla salute umana, dal ruolo ecologico all’alimentazione, la conoscenza di questi organismi diventa indispensabile per lo sviluppo di nuove tecnologie, terapie e strategie future. Inoltre, svariati insetti sono stati e sono tutt’oggi utilizzati come organismi modello. Tra tutti, il celebre moscerino della frutta (Drosophila melanogaster) rappresenta uno dei più importanti organismi modello per lo studio della genetica e della biologia molecolare. 

Preparazione dei campioni per Solder Bump Joint Failure Analysis

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La failure analysis al microscopio elettronico sui microgiunti di saldatura nei dispositivi elettronici è fondamentale per garantire l’affidabilità dei dispositivi stessi. La Broad Ion Beam Milling con ioni Argon è la tecnica di preparazione del campione ideale, perché non introduce deformazioni o modifiche strutturali, garantendo una corretta valutazione del campione. Scopri i vantaggi del #BIBmilling e come ottenere il campione perfetto per le tue analisi al #SEM, #EDS ed #EBSD. #semiconduttori #semiconductors #microelettronica #electronicdevice #failureanalysis #solderbump #solderjoint #ionmill #SEMmill #ionpolishing

Come orientarsi in un cervello

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Gli esperimenti “in vivo” sono essenziali per lo studio del sistema nervoso, ma richiedono l’uso di animali modello. La microscopia a 2 fotoni è uno strumento di imaging molto utile per osservare i tessuti nervosi. La Green Light è un modulo LED che aiuta a trovare la zona d’interesse illuminando i vasi sanguigni in superficie, questo permette di posizionare l’obiettivo nel cervello e iniziare a penetrare il campione per visualizzare l’immagine a fluorescenza. La Green Light può anche essere utilizzata per memorizzare specifici pattern capillari e ritrovare la stessa regione corticale in esperimenti successivi
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Lo strano caso del biossido di Titanio: innocuo o pericoloso?

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Il biossido di Titanio è un additivo ampiamente utilizzato in molti prodotti alimentari, cosmetici e farmaceutici, tra cui il dentifricio. Nel 2021, l’EFSA ha stabilito che il TiO2 non dovrebbe essere considerato sicuro come additivo alimentare a causa di possibili infiammazioni e neurotossicità. L’EMA ha bandito il TiO2 come additivo alimentare nell’UE dal 7 agosto 2022. Tuttavia, la FDA negli Stati Uniti e la Health Canada considerano il TiO2 sicuro come colorante e ingrediente dei prodotti per la protezione solare. Il TiO2 si presenta in due differenti gradi, pigmento e nanometrico e può entrare nell’organismo tramite inalazione, ingestione, iniezione ed esposizione cutanea. Nel dentifricio, dove viene utilizzato principalmente come colorante, la quantità di TiO2 usata è molto bassa e il rischio di tossicità è improbabile, ma è importante verificare la dimensione delle particelle presenti. Alcuni studi suggeriscono l’uso del microscopio elettronico ed eds per osservare le particelle presenti nella pasta del dentifricio.

Live-Cell imaging e la produzione di piastrine

Quando ci feriamo è possibile che uno o più vasi sanguigni vengano danneggiati provocando una perdita di sangue. Per arrestare il sanguinamento, il nostro organismo attiva una serie di processi cellulari e biochimici per indurre la formazione di un coagulo emostatico in presenza del danno vascolare. Tale processo viene chiamato emostasi e tra i principali protagonisti troviamo le piastrine.

Un pesticida anti-tumorale?

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Tra le sfide più grandi della ricerca mondiale, la lotta contro il cancro rappresenta uno degli ostacoli maggiori. Negli ultimi decenni, l’oncologia ha fatto passi da gigante affrontando questa sfida con molteplici strategie. Dalla chemioterapia alla radioterapia, dall’immunoterapia alla fototerapia, il trattamento delle neoplasie si basa su svariati approcci. Tra le strategie più diffuse troviamo la chemioterapia, ovvero la somministrazione di una o più sostanze capaci di aggredire le cellule che si moltiplicano più rapidamente, quindi quelle cancerose.

Materiali plastici da riciclo: la normativa UNI 10667

eds sem

Grazie all’introduzione delle normative UNI 10667 ad opera della commissione tecnica Uniplast (Ente Italiano di Unificazione nelle Materie Plastiche), sono stati definiti i requisiti e i metodi di prova da applicare alle materie plastiche derivanti dalla raccolta dei rifiuti o da sottoprodotti di lavorazione, e destinate ad essere utilizzate come materie prime secondarie.

Microscopia elettronica a scansione a basso vuoto

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Dagli albori della tecnica, la microscopia elettronica a scansione è stata via via sempre più soggetta a miglioramenti e sviluppi che hanno dato luce a nuove modalità di imaging: tra queste, alcune hanno anche permesso di sopperire a varie criticità, permettendo di espandere l’insieme delle possibili applicazioni della tecnica e, conseguentemente, le varie tipologie di campioni osservabili attraverso il microscopio elettronico a scansione.

Quando si dice: hai il microscopio a due fotoni nel sangue

femtonics due fotoni sangue

L’apparato cardiocircolatorio è l’insieme di organi e vasi che permettono al sangue di circolare nel nostro organismo. Tale sistema distribuisce ossigeno e nutrienti a tutti gli organi e tessuti e come tutti noi sappiamo è indispensabile per la nostra sopravvivenza. L’arresto del battito cardiaco e la mancanza di sangue ossigenato comportano danni cerebrali irreversibili in pochi minuti e conduce alla morte in meno di 10 minuti. Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte al mondo, sottolineando indiscutibilmente l’importanza della ricerca in questo campo. Lo studio dell’appartato cardiocircolatorio avviene con varie strategie e anche la microscopia ricopre un ruolo determinante.

Best practice per la pulizia di stub e supporti SEM

Gli stub sono quei supporti standard che vengono utilizzati per montare i campioni in microscopia elettronica a scansione (SEM). Sono realizzati in alluminio vacuum grade e devono essere puliti quando si montano i campioni, per evitare contaminazioni in camera o sui campioni stessi.

Quando il SEM è delicato

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L’utilizzo di basse tensioni di accelerazione per l’acquisizione di immagini al SEM rappresenta una delle modalità operative più impegnative ma al tempo stesso stimolanti. Dato che, riducendo l’energia degli elettroni che impattano con la superficie del campione, gli elettroni secondari vengono generati da una regione del campione spazialmente più contenuta, i maggiori vantaggi di questa modalità si esplicano in un aumento della risoluzione laterale e un maggior accento alla morfologia, e perciò al dettaglio superficiale, a discapito del contrasto

Metodi non distruttivi di ricostruzione 3D al SEM

ricostruzione 3D SEM

Se analizzati con le opportune tecniche analitiche (ad es. Microscopia elettronica a scansione), un numero inaspettatamente elevato di impianti dentali non mantiene la promessa di pulizia che dovrebbe essere garantita da un dispositivo medico in confezione sterile.

Uno, nessuno e centomila

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analisi di metalli, ceramici, coating, polveri o altri materiali, sia che l’immagine provenga da un microscopio ottico o elettronico o sia stata ottenuta con altre tecniche analitiche, avvalersi di software basati su Machine Learning ormai semplici da usare e alla portata di tutti, non solo permette di ridurre i tempi di lavoro, ma è anche un valido aiuto per uniformare una metodologia e garantire una migliore ripetibilità dei risultati.

Come usi il tuo Sputter Coater?

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La deposizione sputtering è un processo PVD in cui un materiale viene vaporizzato da una superficie detta target attraverso uno sputtering fisico grazie a un plasma generato a bassa pressione.

L’occhio vuole la sua parte, il ricercatore i risultati

i l’olotomografia di Nanolive è diventata sempre più conosciuta grazie ai numerosi e suggestivi video pubblicati su riviste scientifiche e sui social. A chi non ha avuto l’occasione di apprezzare i video prodotti con gli stumenti Nanolive consigliamo vivamente una visita al loro sito web (Nanolive): basteranno pochi secondi per innamorarsi di Nanolive

Pulizia dei vacuometri

vacuometri microscopio elettronico

Un ottimo tenore di vuoto all’interno di un microscopio elettronico è un prerequisito essenziale non solo per il corretto funzionamento della macchina

Microanalisi in microscopia elettronica? Chiedi agli esperti

eds microanalisi a dispersione di energia

La spettroscopia a dispersione di energia, dall’inglese Energy Dispersive Spectroscopy (EDS), è una tecnica potente e versatile; molto spesso, essa viene accoppiata alla microscopia elettronica così da massimizzarne i vantaggi ed espandere l’insieme dei possibili campi di applicazione.

Service informatico in microscopia

microscopio elettronico a scansione

Con il progredire delle tecnologie, l’utilizzo dei personal computer ha assunto una rilevanza preponderante nelle attività quotidiane, sia in ambito lavorativo dove lo scambio continuo di email, le riunioni in videoconferenza e l’impiego di programmi per la preparazione di progetti e documenti sono all’ordine del giorno, che nella vita privata per lo svago e la […]

Neuroscienziati e marionette: come controllare i neuroni come fili di un pupazzo

Scoprire il contributo di ogni singolo neurone ad ogni singolo comportamento è il sogno di tutti i neuroscienziati. Districare i complessi circuiti neuronali rimane un’impresa titanica, ma l’avanzamento tecnologico ha consentito importanti passi avanti nell’analisi di questi network. Per esempio, la microscopia a 2 fotoni

Hai mai visto una cellula bere? Le cellule bevono responsabilmente

Come tutti gli organismi viventi, anche le cellule necessitano di assimilare materiale e liquidi per poter sopravvivere e svolgere le proprie funzioni. L’introduzione all’interno della cellula di materiale extracellulare viene definita endocitosi. Tale processo consiste nella creazione di un’invaginazione di membrana attorno al materiale esterno e conseguente formazione di una vescicola interna contenente il materiale. Grazie a questo meccanismo la cellula è in grado di inglobare liquidi e nutrienti, ma anche di “inghiottire” patogeni al fine di neutralizzarli. Vari tipi di endocitosi vengono distinti a seconda del materiale introdotto; nello specifico l’assimilazione di liquidi extracellulari viene chiamata pinocitosi.

Il Movimento dei Cloroplasti

In questo articolo, presentiamo un in vivo live imaging condotto da FEMTONICS con uno dei suoi microscopi a 2 fotoni: FEMTO SMART. SMART è un sistema multifotone dotato di scanner sia galvanometrici che risonanti e caratterizzato da un ampio spazio sotto l’obiettivo permettendo l’imaging di qualsiasi organismo modello. Ad ogni modo, in questo esperimento l’estesa disponibilità spaziale non è servita, in quanto è stata utilizzata una semplice foglia di rucola (Eruca sativa). Acquisendo un corto time-lapse video di 30 minuti è stato possibile osservare i cloroplasti sulla superficie della foglia ed alcuni dei loro movimenti subcellulari

Girotondo Nucleare

Escluse rarissime eccezioni, in ogni cellula del nostro corpo è presente un nucleo. Il nucleo è il centro di controllo della cellula e al suo interno troviamo il nostro materiale genetico, le istruzioni della vita che determinano il fenotipo della cellula e dell’intero organismo. Tuttavia, la gestione del DNA non è l’unica funzione di questo organello, infatti anche il suo posizionamento e i suoi movimenti contribuiscono a vari eventi cellulari. Posizione e movimenti del nucleo all’interno della cellula sono infatti finemente regolati al fine di specifiche funzioni come migrazione cellulare o mitosi.

Aurox Clarity: Soluzione, RIsoluzione e SUPER-RIsoluzione

Clarity è un add-on compatibile con tutti i microscopi a fluorescenza che permette la trasformazione di un sistema widefield in un confocale spinning disk senza l’implementazione di laser. Grazie all’illuminazione strutturata, questo strumento è in grado di ottenere immagini con una risoluzione superiore ai limiti del microscopio preesistente

Per Fortuna c’è Nanolive

il Drug Discovery consiste nell’analisi di numerosi candidati al fine di determinare il miglior composto per un dato scopo terapeutico. Dopo un’attenta selezione delle small molecules, segue la fase di screening in vitro, dove i candidati vengono testati in parallelo utilizzando varie tecnologie, tra cui la microscopia. Esistono numerose tecniche di microscopia che possono favorire la ricerca di potenziali candidati, tuttavia, molte sono caratterizzate da notevoli limiti tecnici

Hai mai visto un albero respirare?

Le piante sono il fondamento della vita sulla terra e costituiscono circa tre quarti della biomassa vivente del mondo. Distribuiti in tutto il globo, i vegetali sono eucarioti foto-aerobi, ovvero organismi in grado di effettuare la fotosintesi clorofilliana. Tale processo ha luogo nei cloroplasti e consiste nella produzione di glucosio e ossigeno a partire da acqua e anidride carbonica. Il glucosio è utile alla pianta per produrre energia, mentre l’ossigeno viene rilasciato nell’atmosfera attraverso gli stomi rendendo il nostro pianeta compatibile con la vita.

La soluzione è Aurox Clarity

rticoli tecnici, appication note media system lab

Clarity è un add-on compatibile con tutti i microscopi a fluorescenza in grado di trasformare un sistema widefield in un confocale senza l’implementazione di laser

3D Anti-Motion Technology: video stabili per condizioni instabili

FEMTO 3D ATLAS, il primo microscopio 2 fotoni con tecnologia Acousto-Optic. Tale tecnologia è in grado di penetrare e visualizzare tessuti vivi senza danneggiarli, realizzando video in 3D ad altissime velocità. La capacità di ottenere immagini 3D di FEMTO 3D ATLAS apre dunque nuove frontiere nel campo delle neuroscienze permettendo la visualizzazione di ampie regioni celebrali oppure multiple aree d’interesse in contemporanea.

Mettetevi comodi, Live T Cell Assay fa tutto da solo

L’immunoterapia è una delle strategie più innovative e promettenti nella ricerca contro il cancro. Tale approccio si basa su differenti metodiche che hanno in comune la capacità di attivare cellule del sistema immunitario come i linfociti T (T Cell) contro le cellule tumorali. Pertanto, analizzare l’abilità di indurre morte cellulare (citotossicità) delle T Cell è essenziale per valutare l’efficacia del trattamento. A tal proposito, un esperimento comunemente praticato consiste nel coltivare T Cell insieme a cellule tumorali al fine di osservare le interazioni tra le due popolazioni cellulari e testare la citotossicità delle T Cell. Questi esperimenti, detti co-colture, sono però caratterizzati da numerosi e complessi eventi e scambi tra le due popolazioni, per cui l’utilizzo di tecniche di microscopia time-lapse risulta fondamentale.

Scubadiving per neuroscienziati: immergersi in un cervello senza pinne e occhiali.

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Un ulteriore momento chiave nell’evoluzione delle neuroscienze è stata l’implementazione di modulatori Acousto-Optic (AO) nei sistemi due fotoni da parte di Femtonics. Questa azienda ha infatti prodotto FEMTO 3D ATLAS, il primo acousto-optic 2-photon microscope al mondo. Tale tecnologia permette di controllare l’orientamento dei laser con elevata precisione e velocità rispetto ai due fotoni convenzionali e soprattutto di visualizzare un’immagine 3D (Figura A). Poiché ogni network neuronale si estende nelle tre dimensioni o su layer corticali differenti tale upgrade tecnologico fornisce ai neuroscienziati un potere di investigazione molto più ampio e completo.

Controllo qualità su impianti dentali mediante tecnica SEM-EDS

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La tecnica SEM-EDS rappresenta il migliore strumento a disposizione dei produttori di impianti dentali per poter eseguire un controllo qualità adeguato e affidabile, in quanto con il microscopio elettronico a scansione si analizza la morfologia del campione e con la microanalisi gli elementi chimici presenti

SEM+EDS per l’Automotive conformi ISO 16232 e VDA 19

Nell’ambito della Cleanliness, prodotti e materiali vengono controllati seguendo i metodi di prova specificati nelle norme ISO 16232 e VDA 19. In particolare, la fase di analisi e conteggio delle particelle contaminanti ottenute dopo le fasi di estrazione e filtrazione, può essere eseguita impiegando diverse tecniche analitiche. L’utilizzo della tecnica SEM-EDS (Microscopio elettronico a scansione accessoriato con Microanalisi) rispetto all’osservazione con microscopio ottico porta numerosi vantaggi, tra cui la possibilità di rilevare particelle inferiori al micron e la capacità di ottenere con un’unica analisi automatizzata il conteggio, la misurazione e l’identificazione chimica di tutte le particelle presenti su un filtro.

Procedure operative standard (SOP) e audit trail per analisi SEM-EDS nel settore farmaceutico

Quello delle industrie farmaceutiche è uno dei settori più regolamentati al mondo. Tuttavia, fino a poco tempo fa, alcune tecniche analitiche come il SEM e l’EDS erano esenti dai regolamenti vigenti, per il semplice fatto che le analisi SEM non sono normali analisi di routine. Negli ultimi tempi le cose sono cambiate, grazie ad importanti interventi della FDA (Food and Drug Administration), che ha sviluppato due tra i più importanti set di regolamenti e linee guida. Il primo è il “21 CFR part 11”, che regolamenta l’uso di documenti e firme elettroniche nelle industrie farmaceutiche, biotecnologiche e dei dispositivi medici. Il secondo è una serie di linee guida chiamate GxP (good practice quality guidelines), create per garantire che i prodotti siano sicuri e soddisfino i requisiti richiesti. Ne è un esempio il regolamento europeo “GMP Annex 11”.

Visualizzare i mitocondri senza intermediari fluorescenti: immaginario o realtà?

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la necessità di una visualizzazione dinamica degli organelli richieda l’utilizzo di tecniche di microscopia live-cell imaging. La capacità di monitorare nello spazio e nel tempo i mitocondri in cellule vive permette infatti di ottenere innumerevoli informazioni riguardo la loro morfologia e attività. A questo scopo, nel corso degli ultimi decenni sono stati prodotti numerosi marcatori fluorescenti compatibili con le cellule vive, allo scopo di marcare e seguire i mitocondri all’interno della cellula durante i suoi naturali processi fisiologici.

Ingrandimento e campo visivo al SEM

Come possiamo fidarci della misura riportata sulla “scale bar” di ogni SEM? Media System Lab fornisce standard certificati e tracciabili con cui è possibile verificare ed eventualmente ricalibrare la dimensione dell’immagine visualizzata al microscopio elettronico. Durante l’acquisizione di un’immagine, lo scan generator del SEM deflette il fascio elettronico sul campione, mentre i detector SE e BSE raccolgono gli elettroni secondari e retrodiffusi per ogni posizione x, y del fascio.

Identificazione automatica di fibre per l’analisi di amianto e FAV

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L’analisi automatizzata di fibre di amianto e fibre artificiali vetrose (FAV) mediante microscopio elettronico a scansione (SEM) e microanalisi a dispersione di energia (EDS) rappresenta un’innovativa implementazione della tecnica che consente di caratterizzare campioni in modo rapido e affidabile e sono molti i laboratori qualificati dal Ministero della Salute che la usano per identificare e quantificare la presenza di amianto nei campioni ambientali. Nello specifico consente di misurare la quantità, la morfologia e la composizione di fibre sospette costituite ad esempio da asbesto o da lane minerali utilizzate come isolanti nell’edilizia e in altre applicazioni.

BraYn

congresso per le neuroscienze, microscopio a due fotoni femtonics

2nd Brainstorming Research Assembly for Young Neuroscientists https://www.braynconference.com/ Siamo orgogliosi di annunciare che saremo presenti al BraYn 2019 che sarà ospitato al Mario Negri di Milano, i giovani scienziati che parteciperanno potranno conoscerci e discutere con noi dei Microscopi multifotone della Femtonics e di tutti gli altri strumenti e servizi nel nostro portfolio. Vi aspettiamo […]

Corso EDS

corso microanalisi, eds, microscopia elettronica a scansione

16-17 Ottobre 2019, ospiteremo un nuovo corso EDS, analisi chimica per la caratterizzazione del campione con la Microscopia elettronica a scansione, i nostri tecnici esperti in SEM ed EDS durante due giorni di esporranno le tecniche di analisi, l’hardware, il software e i trucchi del mestiere per accompagnare i partecipanti in un viaggio attraverso gli […]